Sedentari? No grazie. In Italia aumentano gli adulti che scelgono la giusta attività fisica

In controtendenza con il 2019, nel 2020 diminuiscono in Italia gli adulti sedentari. In aumento le persone che hanno raggiunto i livelli di attività fisica raccomandati dell’OMS

In occasione della Giornata mondiale dell’attività fisica 2021, PASSI e PASSI d’Argento hanno realizzato un’analisi sui dati preliminari relativi al periodo marzo-dicembre 2020, focalizzata sui livelli di attività fisica raggiunti rispettivamente dalla popolazione italiana adulta e da quella anziana.

Cosa sono PASSI e PASSI d’Argento?

PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) è uno strumento di sorveglianza della Sanità Pubblica sul modello della Behavioural Risk Factor Surveillance adottato in molti Paesi, che dal 2008 raccoglie informazioni sugli stili di vita e fattori di rischio comportamentali, della popolazione adulta di 18-69 anni residente in Italia, connessi all’insorgenza della malattie croniche non trasmissibili e sul grado di conoscenza e adesione ai programmi di intervento che il Paese sta realizzando per la loro prevenzione. Tra i temi indagati compare, ovviamente, anche quello dell’attività fisica. PASSI d’Argento, in continuità con PASSI, fornisce informazioni su condizioni di salute, abitudini e stili di vita della popolazione anziana (65 anni e più) residente in Italia.

Cosa è emerso nel corso del 2020?

il 49% degli adulti intervistati può essere definito “attivo” perché raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2010), il 24% è “parzialmente attivo” perché svolge qualche forma di attività fisica senza raggiungere i livelli raccomandati, mentre il 27% è “completamente sedentario”. Fino al 2019, la quota di sedentari è aumentata, ovunque nel Paese, in particolare nelle Regioni meridionali. In controtendenza con questo trend in crescita, nel periodo pandemico (marzo-dicembre 2020) si è registrata una riduzione significativa del 10% della quota di adulti sedentari, rispetto agli stessi mesi del 2019. In particolare sembra aumentata la quota di persone che hanno raggiunto i livelli di attività fisica raccomandati, con le sole attività svolte nel tempo libero: dal 42% del 2019 al 45% del 2020; di contro si riduce la quota dei non attivi nel tempo libero dal 42% del 2019 al 39% del periodo pandemico, mentre rimane invariata quella “parzialmente attivi” nel tempo libero.

Il 28% degli ultra 65enni intervistati da PASSI d’Argento nel periodo pandemico da marzo a dicembre 2020 può considerarsi fisicamente “attivo”, il 28% “parzialmente attivo”, mentre il 43% risulta “completamente sedentario”. Contrariamente a quanto sembra emergere nella popolazione adulta, fra gli ultra 65enni si registra un aumento significativo della quota di sedentari nel periodo pandemico rispetto agli stessi mesi del 2019, che sale dal 40% del 2019 al 43% nel 2020 rispetto a un trend stabile osservato negli anni precedenti. Questo aumento non è uniforme nel territorio né fra i diversi sottogruppi della popolazione: al Sud la quota di sedentari ultra 65enni passa dal 46% al 52% e tra le persone con basso livello di istruzione dal 45% al 53%. 

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