Se avete tempo le potete mettere a spurgare in acqua fredda ed una presa di sale ma per essere sicuri che non ci sia sabbia le vongole veraci vanno battute una per una su un piano di lavoro, nell’acquaio di casa andrà benissimo, in tal modo ci assicuriamo che quelle eventualmente piene di melma si aprano subito. Se non sono veraci ma se usate i lupini, non potrete batterle, allora potete farle spurgare se avete tempo per farlo altrimenti seguite le indicazioni successive.
Fatele cuocere separatamente in una terrina con olio, aglio intero e vino bianco, tiratele su con un colino in modo che la sabbia eventuale resti sul fondo e colate il liquido di cottura in modo che sabbia e pezzetti di gusci restino sul fondo. In un’altra padella mettete poi aglio tritato e nuovo olio, fate rosolare ed aggungiete le vongole con il loro brodo di cottura filtrato. La pasta cotta molto al dente (da Pennello si usano gli spaghettini Barilla, ma anche i fedelini della De Cecco vanno benissimo o per chi le preferisce le linguine di Gragnano), la versiamo nella padella e le facciamo finire di cuocere nelle vongole aggiungendo un filo d’olio e una spruzzata di prezzemolo fresco tritato.
Per una salsa migliore oltre la metà dei gusci andrebbero tolti e lasciati solo il mollusco, è un’operazione lunga ma vi garantisce una salsa migliore!