Funghi in sicurezza: alcune semplici regole per riconoscerli, raccoglierli e conservarli

Quando si affronta il tema sulla sicurezza dei funghi l’argomento abbraccia molteplici aspetti che non sempre sono bene in testa ai più. Facciamo un po’ di chiarezza.

Se vogliamo essere protagonisti e recarci nei nostri boschi a raccogliere i prelibati frutti della stagione autunnale, bisogna pianificare le cose per non trovarci in guai seri.

Il giusto equipaggiamento

Prima di tutto l’equipaggiamento. Indossare indumenti adatti allo scopo: pantaloni lunghi, camicia a maniche lunghe, cappello, calze lunghe e scarponcini da trekking, impediscono di esporre troppo la pelle ai morsi di animali (serpenti, insetti, ragni), all’azione urticante e di abrasione di certe piante (ortica, rovi, ecc.) che in natura sono frequenti. Sono ancora indispensabili: un bastone per appoggio ed esplorazione del terreno, un coltellino per pulire sul posto i funghi e un bel cestino dove riporre il prezioso raccolto.

Attenzione ai fattori ambientali

Siccome entriamo in ambienti naturali, bisogna conoscere in anticipo alcuni fattori ambientali, quali: le previsioni locali del tempo, onde evitare di finire in mezzo a un temporale o in un banco di nebbia; le ore di luce a disposizione in base alla stagione (nel bosco fitto il buio è molto in anticipo rispetto al tramonto), inoltre di notte è vietato raccogliere funghi (da un’ora dopo il tramonto fino un’ora prima dell’alba); studiare il percorso e dare indicazioni dove si va ai familiari ed amici. 

Ogni anno si leggono notizie di persone che si perdono nei boschi, quindi dare le giuste informazioni migliora le operazioni di ricerca. Perciò risulta utile indossare un giubbino ad alta visibilità per farsi vedere dagli altri…. anche dai cacciatori che frequentano gli stessi ambienti, negli stessi periodi dell’anno. Avere con sé un fischietto è assai utile e di poco ingombro. 

La Raccolta dei funghi

Arriviamo alla raccolta dei funghi. Alcune specie devono avere misure da rispettare: i porcini almeno 4 cm di diametro, il marzuolo (Hygrophorus marzuolus) e il prugnolo (Lyophyllum gambosum) 2 cm, l’Amanita caesarea (ovolo) va raccolta quando aperta e non racchiusa in embrione, per evitare facili scambi con la mortale Amanita phalloides ed altre amanite tossiche. Le regole comuni a tutti i funghi sono quelle di prendere solo le specie che conosciamo con certezza, sane, non vecchie, ammuffite, larvate. Si ricorda che anche i porcini, se consumati in dette condizioni, provocano disturbi. I funghi vanno puliti del terriccio sul posto e messi nel cestino. Una volta raccolti e portati a casa vanno conservati in frigo e preparati prima possibile, in quanto sono altamente deperibili e vanno facilmente a decomporsi, rendendoli immangiabili e pericolosi per la salute.

Se invece al momento della raccolta abbiamo dubbi sulla specie, prendiamo solo alcuni rappresentati e non l’intera popolazione, integri in tutte le parti (cappello, gambo, residui alla base, ecc.) e tal quali dovranno essere consegnati all’esperto micologo della ASL più vicino, nel tempo più rapido possibile, per la loro determinazione.

Gli Ispettorati Micologici

Ogni ASL italiana ha del personale dedicato al riconoscimento dei funghi ai fini del loro consumo domestico, attraverso gli sportelli micologici. Nella nostra ASL Toscana sudest i Tecnici della Prevenzione-Micologi operano presso tutte le sedi del Dipartimento di Prevenzione, secondo un calendario ed orari diffusi a mezzo stampa e sul sito internet aziendale, facilmente consultabile. Avere i funghi nella loro interezza facilita il compito dell’esperto micologo affinché possa identificare l’esatta specie di fungo e quindi determinarne la sua commestibilità.
Ogni anno si riscontrano casi d’intossicazione da funghi dovuti per lo più a superficialità nei raccoglitori o a scambi con specie simili tossiche o a funghi mal conservati. Quindi non lasciatevi ingannare da falsi conoscitori, né tanto meno avvaletevi di alcune prove empiriche tramandate, che altro non sono che dicerie popolari, senza valore scientifico (come l’aglio che cambia colore, l’assaggio al gatto, ecc.).

Il servizio offerto dai Tecnici della Prevenzione Micologi agli sportelli dedicati è completamente gratuito.

I saggi classici dicevano che “Fungus qualiscunque sit, semper malignus est”, qualsiasi fungo è sempre velenoso, meditate.

Leonardo Ginanneschi, responsabile Ispettorato Micologico ASL Toscana sudest