Falsi miti sull’alimentazione – Parte IV

Ultima parte della nostra rubrica sui falsi miti in alimentazione. Buona lettura!

Vuoi dimagrire? Basta saltare i pasti

FALSO! Saltare i pasti per dimagrire è un metodo che non funziona e non fa bene alla salute.

È credenza molto diffusa che saltare i pasti sia un metodo valido ed efficace per perdere peso, e purtroppo questa pratica viene sperimentata da molti. Si crede che privando l’organismo di calorie e nutrienti durante la giornata si avrà una riduzione della massa grassa. In realtà quello che accade è l’opposto: il corpo, privato di cibo, si pone in una condizione di allerta e rallenta il dimagrimento. Quando si salta un pasto avviene un fisiologico calo della glicemia (ovvero del contenuto di glucosio nel sangue), con due conseguenze importanti: in primo luogo, il cervello è spinto a desiderare cibo, per questo si attiva un forte senso di fame, ciò che aumenta in maggior misura è il desiderio di carboidrati per riportare gli zuccheri a valori normali: per questo dopo aver saltato un pasto si arriva più affamati a quello successivo e si ha la tendenza ad abbuffarsi di cibo eccessivamente ricco di zuccheri semplici e grassi (cibo spazzatura). L’abitudine prolungata a saltare la colazione, il pranzo o la cena, nel tempo, fa perdere massa magra, e aumentare massa grassa, determinando anche un rallentamento del metabolismo basale. L’abitudine di saltare i pasti è quindi una scelta non salutare. Mangiare invece poco e spesso cibi nutrienti durante la giornata, stabilizza i livelli di zucchero nel sangue e porta effetti positivi per la perdita di peso.

Non bere l’acqua dal rubinetti, ti possono venire i calcoli

È una falsa convinzione pensare che bere l’acqua del rubinetto, anche quella ad elevato residuo fisso, vale a dire ricca di sali di calcio e magnesio, possa favorire la formazione di calcoli renali.

La concentrazione di calcio presente nell’acqua potabile di casa non provoca un aumento di calcoli renali e il consiglio molto diffuso di utilizzare acque leggere o moderatamente oligominerali in sostituzione dell’acqua del rubinetto per evitare la formazione di calcoli non è giustificato da evidenze scientifiche. La formazione dei calcoli, formati per la maggior da ossalato di calcio, dipende in molti casi da una predisposizione individuale o familiare, ovvero il rischio è più elevato se ci sono in famiglia altre persone che ne soffrono: in caso di predisposizione è essenziale bere in abbondanza e di frequente nell’arco della giornata. È stato dimostrato che anche le acque minerali ricche di calcio sono utili nella prevenzione della calcolosi renale mentre, viceversa, una dieta povera di calcio può aumentare il rischio di sviluppare questa patologia. Per prevenire i calcoli renali ciò che conta di più è la quantità totale di liquidi che si assumono nell’arco della giornata, che deve essere tali da garantire una diuresi di almeno 2 litri. In presenza di un’abbondante sudorazione come avviene nei mesi estivi, in caso di un’intensa attività fisica, oppure in stati patologici come vomito o diarrea, la quantità di liquidi da assumere dovrà essere maggiore per compensare i liquidi persi, prevenire la concentrazione delle urine e quindi la formazione di calcoli. La diluizione e l’aumento del flusso dell’urina aiuta certamente a ridurre la formazione dei cristalli di sali, che vengono così più facilmente espulsi prima che le loro dimensioni possano esser tali da creare problemi al loro passaggio nelle le vie urinarie. Anche l’alimentazione scorretta può contribuire alla formazione di calcoli: sono considerati fattori di rischio l’eccessivo consumo di sale (cloruro di sodio) e di proteine animali. Una dieta equilibrata, con poche proteine animali, a ridotto contenuto di sodio con un normale contenuto di calcio e un apporto idrico adeguato, svolge quindi un ruolo protettivo.

Gli integratori multivitaminici possono sostituire frutta e verdura

Gli integratori non sostituiscono frutta e verdura e vanno utilizzati solo quando necessario e per periodi di tempo limitati.

Frutta e verdura sono alimenti estremamente complessi dal punto di vista della composizione nutrizionale, e quindi è impossibile riprodurre in laboratorio tutte le sostanze benefiche e i nutrienti funzionali in essi contenuti: per questo attualmente non esiste una valida alternativa sintetica all’assunzione di frutta e verdura e ci sono numerosi studi su popolazione che dimostrano come l’utilizzo di integratori non abbia gli stessi effetti di prevenzione di patologie cardiovascolari e malattie croniche e di effetto benefico per l’organismo, ottenuti con l’ingestione dei nutrienti attraverso il cibo. Per questo motivo è molto importante assumere frutta e verdura come tali tutti i giorni, per un totale di 5 porzioni al giorno, meglio se di 5 colori diversi.

 

BIBLIOGRAFIA: ISSalute; Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN); National Kidney Foundation. Kidney Stones; Fondazione Umberto Veronesi. Magazine. Fate bene i calcoli renali; National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIH). Eating, Diet, and Nutrition for Kidney Stones; NHS Choices. Kidney stones; EpiCentro (ISS). Integratori alimentari; EpiCentro (ISS). Indicatori Passi: consumo abituale di frutta e verdura; Lichtenstein AH, Russell RM. Essential nutrients: Food or supplements: Where should the emphasis be? JAMA. 2005; (294)3: 351-358; Marra MV, Boyar AP. Position of the American Dietetic Association: nutrient supplementation. Journal of the American Dietetic Association. 2009; 109(12): 2073-85