Falsi miti sull’alimentazione – Parte II

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle bufale alimentari più comuni…

 

Per dimagrire è necessario escludere pane e pasta dalla propria dieta

Non esistono alimenti buoni né cattivi: tutti gli alimenti vanno inseriti, nelle giuste proporzioni, nell’ambito di una dieta sana e varia.

E’ dimostrato che l’esclusione completa di alcuni alimenti dalla propria alimentazione per più di una settimana, può provocare gravi carenze nutrizionali. Questo vale, in particolar modo, per i carboidrati complessi presenti in pane, pasta e altri cereali. Essi sono collocati alla base della Piramide Alimentare Toscana, ovvero tra gli alimenti da consumare tutti i giorni in quanto rappresentano la principale fonte energetica per il nostro organismo; in aggiunta possono essere alleati per il controllo del peso corporeo perché sono gli alimenti che maggiormente contribuiscono alla sensazione di sazietà. Inoltre, pane e pasta, specialmente se integrali, contenendo fibra favoriscono il transito e la regolarità intestinale, proteggendo inoltre dallo sviluppo di tumori del colon-retto.
In conclusione, un’alimentazione equilibrata dovrebbe comprendere tutti i nutrienti e il 60% circa delle calorie giornaliere dovrebbe provenire dai carboidrati ed almeno i 3/4 dovrebbero essere assunti sotto forma di carboidrati complessi.

 

Obesità infantile? Inutile preoccuparsi, passa con lo sviluppo
Un bambino obeso ha un altissimo rischio di diventare un adulto obeso: tale rischio aumenta con l’età ed è direttamente proporzionale all’entità dell’eccesso di peso.

In presenza di lieve sovrappeso nell’infanzia, questo potrebbe scomparire con l’aumento dell’altezza e lo sviluppo durante la pubertà, ma in presenza di sovrappeso importante o di obesità, i bambini hanno un’alta percentuale di diventare adolescenti e adulti obesi, con il rischio di andare incontro a tutta una serie di complicanze e patologie che l’eccesso ponderale comporta come malattie cardiovascolari, dislipidemie e diabete mellito di tipo 2. Studi su popolazione dimostrano che circa il 35% dei bambini obesi in età prescolare diventa obeso da adulto e questa percentuale sale al 69% nel caso di bambini in età scolare. Complessivamente, il rischio per i bambini obesi di divenire adulti obesi varia tra 2 – 6,5 volte rispetto ai bambini non obesi e questo rischio è tanto maggiore quanto più precoce è stato l’esordio di obesità. Uno degli errori più frequenti consiste nel pensare che un bambino debba mangiare come o più di un adulto e che abbia necessità di grandi quantità di nutrienti per supportare la fase dell’accrescimento. La quantità e qualità degli alimenti vanno invece calibrate a seconda dell’età e del sesso.
La prevenzione dell’obesità infantile può essere messa in atto con un corretto stile di vita e poche semplici regole, applicabili anche a tutta la popolazione generale: evitare l’eccessivo consumo di alimenti ricchi di zuccheri semplici, cibi grassi e bevande zuccherate prediligendo invece frutta fresca, verdura, cereali integrali (pane, pasta) e legumi; consumare 5 pasti al giorno (colazione, pranzo, cena e due spuntini leggeri); non saltare i pasti (soprattutto la colazione); consumare i pasti ad orari regolari, mangiando lentamente; ridurre l’utilizzo di TV e videogiochi e prediligere l’attività fisica e il movimento all’aria aperta.

 

Barrette energetiche, prodotti solubili e integratori alimentari possono sostituire adeguatamente un pasto

Nessun prodotto dovrebbe sostituire, se non per periodi limitati e all’interno di un regime dietetico ipocalorico controllato, un pasto completo. Il mix di vitamine e micronutrienti presenti nei pasti sostitutivi non riproduce sulla salute tutti gli effetti di una dieta sana e bilanciata.

In commercio esistono più di 4500 opzioni tra integratori, barrette e bevande venduti come sostituti del pasto, ma nessuna di queste rappresenta una valida alternativa ad una dieta sana e bilanciata. Tali prodotti possono sicuramente vantare buone proprietà nutritive per composizione ed essere utilizzati con altri scopi, ma non hanno la completezza di un pasto equilibrato e sano. Gli alimenti sono molto complessi dal punto di vista della composizione nutrizionale e delle proprietà organolettiche per essere riprodotti in laboratorio, in quanto è impossibile inserire tutte le sostanze in essi contenute in una compressa, tavoletta o soluzione. Gli integratori alimentari possono essere utili in caso di aumentato fabbisogno di alcuni nutrienti, come accade in gravidanza per l’acido folico, in caso di abbondanti flussi mestruali per il ferro, e in altre condizioni quali osteoporosi per la vitamina D o per la vitamina B12 nella dieta vegetariana. Tuttavia è bene ricordare che gli integratori devono essere assunti su consiglio di un medico o di un esperto in nutrizione e vanno utilizzati per periodi di tempo limitati e con cautela, rispettando le dosi e le modalità d’uso riportate in etichetta, al fine di evitare effetti avversi sulla salute.

 

BIBLIOGRAFIA: ISSalute; Ministero della Salute. Consigli utili per l’obesità; Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI); Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN). Più cereali, legumi, ortaggi e frutta; Ministero della Salute. Falsi miti su sovrappeso e obesità; Speiser PW et al. Childhood Obesity. Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism. 2005; 90 (3): 1871-87; Ministero della salute. Raccomandazioni per la diagnosi e il trattamento dell’obesità essenziale in età evolutiva; EpiCentro (ISS). Integratori alimentari; Ministero della Salute. Integratori alimentari.