Falsi miti sull’alimentazione – Parte I

Ogni giorno siamo bombardati da fake news e falsi miti a tema alimentazione. Facciamo chiarezza!

7 chili in 7 giorni: la dieta miracolosa

Quante volte avrete sentito parlare di diete miracolose? Non è tutto oro quel che luccica… Le diete drastiche e non equilibrate provocano una riduzione troppo rapida del numero di calorie assunte: questo rallenta il metabolismo ed i chili in eccesso vengono ripresi rapidamente!

Una dieta drastica, che comporta una riduzione troppo rapida del numero di calorie assunte, impedisce al nostro corpo di adattarsi alla nuova condizione; l’organismo percepisce il nuovo regime alimentare come stato di digiuno, e quindi tende a conservare il tessuto adiposo che rappresenta la sua riserva energetica. Si verifica quindi un aumento della massa adiposa, soprattutto a livello del grasso addominale (pericoloso per il cuore) a discapito di quella magra, quella metabolicamente attiva; questo comporta danni a carico della massa muscolare e rallentamento del metabolismo con conseguente arresto della perdita di peso. Inoltre ricominciando a mangiare normalmente il recupero ponderale risulta più facile e veloce e questo può portare all’instaurarsi del così detto “effetto yo-yo”, ovvero cicli ripetuti di perdita e recupero del peso. In aggiunta le diete squilibrate sono pericolose per la salute perché non assicurano, o non lo fanno nella giusta percentuale, i nutrienti di cui l’organismo necessita per svolgere al meglio le sue funzioni.
Pertanto, per un corretto trattamento di obesità, sovrappeso e delle eventuali patologie associate, è opportuno rivolgersi ad una figura qualificata (medico o dietista) il quale, sulla base delle caratteristiche individuali, stabilisce un regime dietetico corretto e bilanciato che garantisca una perdita di peso graduale assicurando tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno per essere in salute.

Bisogna evitare di bere acqua durante i pasti

Secondo questa credenza, evitare di bere durante i pasti migliorerebbe la digestione e dovrebbe coadiuvare il dimagrimento. FALSO!

Al contrario, bere 2-3 bicchieri di acqua, meglio se naturale e a temperatura ambiente, migliora la consistenza degli alimenti ingeriti e facilita quindi la digestione del pasto. Inoltre bere solamente prima del pasto non ha di per sè nessun effetto dimagrante, ma favorisce semplicemente il senso di sazietà pre-prandiale e può portare ad assumere una minore quantità di cibo.  Solamente se si beve un’eccessiva quantità di acqua c’è il rischio che i succhi gastrici possano essere diluiti e quindi i tempi della digestione potrebbero essere lievemente più lunghi.
E’ opportuno ricordare che l’acqua svolge un ruolo indispensabile nei processi biologici del nostro organismo, per questo è necessario bere frequentemente e in piccole quantità almeno 1,5 litri di acqua al giorno, salvo diverse indicazioni mediche per patologie.

Mangiare cibi senza glutine è più salutare

Si sta diffondendo sempre più la moda della dieta senza glutine, anche tra coloro che non soffrono di celiachia; secondo la credenza popolare questo tipo di dieta sarebbe più salutare e aiuterebbe la perdita di peso. In realtà non è così… vediamo perché!

La celiachia è una forma di intolleranza permanente al glutine che provoca distruzione dei villi intestinali, con conseguente malassorbimento di nutrienti quali ferro, minerali, grassi e vitamine. Per i soggetti celiaci, una dieta priva di glutine è fondamentale per evitare lo sviluppo di gravi carenze nutrizionali e può essere considerata una vera e propria cura per evitare l’insorgenza di manifestazioni anche gravi. Al contrario, in assenza di una diagnosi di celiachia fatta da un medico con opportuni accertamenti clinici e diagnostici, privarsi di cibi contenenti glutine è sconsigliato per vari motivi. Innanzi tutto, rimuovere i cereali contenenti glutine (ad esempio frumento, orzo e farro) dalla propria dieta significa privarsi non solo delle principali fonti di carboidrati complessi, ma anche di minerali, vitamine, proteine e fibre alimentari in essi contenuti. In secondo luogo, utilizzare prodotti senza glutine per chi non ha problemi di celiachia, porta con sé qualche inconveniente: il glutine contenuto naturalmente all’interno degli alimenti funge da addensante, di conseguenza nei prodotti gluten-free questo viene sostituito da grassi addizionati che assicurano la giusta consistenza dell’alimento, che risulta dunque più calorico. I prodotti senza glutine presentano inoltre un più alto indice glicemico quindi causano maggior aumento della glicemia nel sangue dopo il loro consumo. Infine, i cibi gluten-free presentano un minor potere saziante e hanno spesso un minore contenuto di fibre, vitamine e sali minerali. Quindi l’eliminazione dei cereali contenenti glutine e l’utilizzo dei prodotti gluten-free, quindi, dovrebbero essere rigorosamente ristretti a tutte le persone con diagnosi certa di celiachia; per tutti gli altri, la privazione del glutine non solo è una scelta immotivata, ma anche controproducente.

BIBLIOGRAFIA: ISSalute, Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana (INRAN), Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, Ministero della Salute. Consigli utili, Pinto A, Cannella C. Criteri per la formulazione di una dieta equilibrata nel paziente obeso. L’Endocrinologo. 2007; 8(2): 69-79, Green PH, Jabri B. Coeliac disease. Lancet. 2003; 362: 383-391, Ministero della Salute. La celiachia: impariamo a conviverci, Jones JM. Grain-based foods and health. Cereals Foods World. 2006; 51(3): 108-113.