Decalogo della pausa pranzo sul luogo di lavoro

In Italia una grande percentuale della popolazione consuma il pranzo fuori casa.

Per assicurare la giusta proporzione di nutrienti e la varietà degli alimenti, occorre porre attenzione all’equilibrio dei pasti durante la giornata e fare scelte salutari.
A questo scopo le nuove Linee Guida per una sana alimentazione (CREA – revisione 2018), propongono un decalogo dei comportamenti e delle scelte da attuare per una pausa pranzo salutare sul luogo di lavoro:

  1. Pasteggiare con acqua.
    Per mantenere uno stato di idratazione adeguato occorre bere acqua invece che bevande zuccherate e alcoliche. Durante il giorno si dovrebbero assumere da 1.5 a 2 litri (circa 8 -10 bicchieri) di acqua ed è molto difficile arrivare a queste quantità se non si beve adeguatamente anche durante i pasti.
  2. Fare attenzione alle porzioni
    evitando di riempirsi troppo il piatto o il portavivande.
    Evitare la “sindrome da buffet” con quantità eccessive di cibo che portano a mangiare più del necessario. Fare attenzione alle porzioni anche quando si prepara il portavivande.
  3. Assaggiare sempre il cibo prima di aggiungere il sale.
    In generale, i piatti vengono serviti già conditi, quindi non si deve abusare della saliera, che non dovrebbe proprio essere sulla tavola: meglio mangiare con poco sale.
  4. Frutta e verdura ad ogni pasto principale. Consumare frutta fresca di stagione e verdura cotta o cruda a pranzo e a cena contribuisce a raggiungere e mantenere il senso di sazietà e alla regolarità intestinale.
  5. A fine pasto privilegiare la frutta fresca
    al posto di dolci e pasticcini. È la diretta conseguenza di quanto detto nel punto precedente. Usare la frutta al posto di altri alimenti dolci consente di aumentare le occasioni di consumo di questo alimento e di ridurre il quantitativo di altri alimenti maggiormente calorici.
  6. Scegliere piatti che non richiedano eccessive quantità di grassi.
    Nel menù quotidiano, preferire cotture leggere: alla piastra, in acqua o al vapore, al cartoccio, microonde ecc. Per migliorare il gusto, usare aromi e spezie che insaporiscono i piatti, usando poco sale.
  7. Spuntini e merende 
    evitare alimenti ricchi di grassi, sale o zuccheri. Lo spuntino non deve essere un minipasto, occorre quindi molta attenzione alle scelte e alle quantità. Sono da preferire ad esempio frutta fresca, yogurt oppure frutta secca.
  8. Scegliere spesso i legumi
    sono soddisfacenti e permettono di aumentare la quota di proteine vegetali e di fibra e soprattutto sono sazianti: comportano un minore apporto calorico sia al pasto che si sta facendo, che a quello che seguirà. I legumi sono un alimento a basso contenuto di grassi, ricco di fibra e sono un’ottima fonte di proteine vegetali. Sono soddisfacenti e gustosi in insalate, creme, puree o in zuppa, anche già pronti e utilizzabili anche sul posto di lavoro. Non vanno considerati un contorno, in quanto sono un vero e proprio secondo piatto, oltre che complemento di un primo.
  9. Variare sempre il menù quotidiano.
    La varietà nella dieta aiuta a ottenere un’alimentazione equilibrata, a soddisfare il gusto, a combattere la monotonia dei sapori e a ridurre l’accumulo di eventuali sostanze indesiderate.
  10. L’equilibrio sta nel mantenere uno stile di vita sano giorno dopo giorno.
    Una sana alimentazione non si costruisce in un giorno o in una settimana, ma è il risultato del mantenimento costante di scelte alimentari alimentari, accompagnate da uno stile di vita sufficientemente attivo. La costanza nelle corrette abitudini alimentari può consentire qualche eccezione, senza rimorsi o sensi di colpa.

Fonte:
“LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE – revisione 2018”, Crea – Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione