Asparagi

Il termine asparago (dal greco “aspharagos” e dal persiano “asparag”, che significa germoglio) può designare sia l’intera pianta che i germogli della pianta Asparagus officinalis.

L’asparago possiede particolari proprietà diuretiche, viene apprezzato dai buongustai ed è conosciuto ed apprezzato da più di 2000 anni.
Si distinguono vari tipi di asparago:

  • asparago bianco, che germogliando interamente sotto terra (e quindi in assenza di luce) ha un sapore delicato.
  • asparago violetto, dal sapore molto fruttato, è in realtà un asparago fuoriscito dal sottosuolo, con la punta diventata di colore lilla grazie alla luce.
  • asparago verde germoglia all’aria aperta portando a compimento il processo naturale di fotosintesi clorofilliana. Ha un sapore marcato e il suo germoglio possiede un gusto dolciastro. È il solo asparago che non ha bisogno di essere pelato.

 

 

Consigli per l’acquisto e la conservazione

Quando si acquistano, gli steli dovrebbero essere duri, flessibili e resistenti alla rottura, dello stesso spessore e con le punte ancora chiuse, la base non dovrebbe essere troppo secca. In frigorifero, nel cassetto della verdura, avvolti in un panno umido, possono essere conservati per quattro giorni. In alternativa, si possono immergere i gambi degli asparagi nell’acqua fredda e conservarli per 24 ore, fuori dal frigorifero.

 

Caratteristiche nutrizionali

Gli asparagi contengono poche calorie (29 kcal per 100 g di parte edibile), hanno proprietà depurative, ma sono anche ricchi di acido urico e sono quindi sconsigliati a coloro che soffrono di cistite, gotta e infiammazioni ai reni. Hanno un alto contenuto in calcio, fosforo e vitamina C. Contengono l’asparagina, che conferisce loro il caratteristico profumo che si sprigiona durante la cottura.

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